È il territorio comunale più a oriente tra le municipalità polesane della zona logistica semplificata rafforzata. Gode di una posizione strategica in chiave logistica e geografica, di una stazione dei treni in fase di potenziamento, di una strada statale di collegamento veloce con Rovigo e la zona interporto, di un’area produttiva servita da un binario privato fortemente ricercato dalle aziende manifatturiere, della presenza di servizi e strutture ricettive che possono essere di grande utilità. Polesella si prepara alla sfida della Zls di Porto Marghera e dei comuni polesani con la consapevolezza di operare, come territorio, per mettere a disposizione del mondo delle imprese tutti i vantaggi e le prospettive legate alla zona franca. Un’azione di governo che guarda in prospettiva strategica anche alle collaborazioni con altri comuni, in una condivisione di potenziali vantaggi che significano anche ricadute per l’intera provincia. Il sindaco di Polesella Leonardo Raito, insieme ai colleghi dell’area, è stato tra gli estensori delle osservazioni al piano industriale inviate in Regione, che riguardano in particolare le infrastrutture e si è detto molto soddisfatto della collaborazione instaurata tra i sindaci e le parti sociali. Intende anche rimarcare l’impegno personale e del suo comune per aiutare le imprese che vorranno giovarsi dei vantaggi della zona franca per contribuire al rilancio economico.
Lo studio che abbiamo commissionato a Nomisma ha aperto degli scenari di grande interesse che ci consentono di lavorare sulle prospettive presenti e future della Zls e oltre la Zls. Le imprese hanno già iniziato a farsi sentire ma ci tengo a ribadire che i vantaggi potranno essere anche per le aziende manifatturiere già presenti sul territorio, cui scriverò nei prossimi giorni. La crescita e il rilancio economico possono passare dai vantaggi messi a disposizione del nostro sistema impresa. L’opportunità è lì e va colta.
Gli obiettivi, per il comune di Polesella, sono chiari:
Insediamento di imprese di qualità e a ridotto impatto ambientale. Posti di lavoro, anche questi di qualità, che consentano prospettive di insediamento a giovani e famiglie per consentire un’inversione della tendenza demografica provinciale al calo degli abitanti e all’invecchiamento della popolazione. Accordi con i comuni limitrofi per prospettive di collaborazione anche nell’ambito dei servizi.
Chiari anche i mezzi per arrivare alla meta:
Collaborazioni e supporti qualificati perché siamo troppo piccoli per vincere da soli questa sfida. Concertazione territoriale con tutti gli attori preposti e portatori di interessi. Servizi unificati alle imprese, erogabili anche attraverso un’azienda qualificata di servizi come As2. Accordi con il mondo bancario per supportare l’accesso al credito e incrementare le risorse a disposizione. Alcuni progetti infrastrutturali strategici da finanziare con i fondi europei.
La sfida che attende il Polesine è vicina. A Polesella pare ci siano le idee chiare su come vincerla.