IL RITORNO (SIMBOLICO) DI UN SOLDATO POLESELLANO DISPERSO IN RUSSIA

Grazie al lavoro dell'associazione "Armir, ritorno dall'oblio", la consegna ufficiale ai famigliari del piastrino di riconoscimento del soldato Paolino Zagatto, classe 1922, disperso in Russia nel 1943

Data di pubblicazione:
04 Luglio 2020
IL RITORNO (SIMBOLICO) DI UN SOLDATO POLESELLANO DISPERSO IN RUSSIA

In una partecipata cerimonia tenutasi nella sala consigliare del municipio di Polesella sabato mattina 4 luglio, si è provveduto alla consegna ufficiale del piastrino di riconoscimento del soldato Paolino Zagatto, classe 1922, disperso in Russia nel 1943, Nel rispetto delle normative anti-covid vigenti, i rappresentanti delle associazioni del paese hanno voluto tributare un omaggio ad Alprimide Zagatto, nipote di Paolino, e alla sua famiglia, che hanno alimentato la speranza di scoprire la verità sulla fine dello zio, verità riportata a galla dal lavoro prezioso dell’associazione “Armir, ritorno dall’oblio”, coordinata da Enia Accettura, la cui lettera il sindaco Leonardo Raito ha voluto leggere ai presenti. Raito ha ringraziato l’associazione e i famigliari per il prezioso lavoro di recupero della memoria e del ricordo di questi giovani soldati mandati a combattere un conflitto drammatico e che non riconoscevano proprio. La storia di Paolino è quella di tanti ragazzi inquadrati nell’armata italiana in Russia, quella di lunghissimi viaggi per raggiungere il fronte, delle difficoltà di rintuzzare gli attacchi dei sovietici galvanizzati dall’essere riusciti a non capitolare di fronte ai tedeschi, del freddo brutale, della neve, degli equipaggiamenti insufficienti. Raito ha voluto lodare l’impegno della comunità nella salvaguardia di queste memorie, che già hanno portato, con i due bei libri di Franco Gennari, alla riscoperta di tutti i caduti polesellani delle due guerre mondiali. Il sindaco ha poi consegnato un attestato al signor Zagatto che ha ringraziato i presenti per la partecipazione alla commemorazione. Sono poi seguiti gli interventi del presidente provinciale dell’associazione reduci e combattenti, Lino Pietro Callegarin che ha insistito sul valore culturale di queste testimonianze e della professoressa Filomena Quaranta, a nome dell’associazione “Polesella Cultura e Territorio” che ha donato alla famiglia Zagatto il libro di Franc Gennari, Bucce di patata. L’amministrazione comunale ha inoltre voluto riconoscere un attestato di merito alle associazioni del paese che hanno collaborato nel periodo dell’emergenza coronavirus. Da ultimo, il sindaco ha voluto sottolineare che le azioni culturali di recupero della memoria continueranno, auspicando la realizzazione di un museo che raccolga testimonianze della guerra. 

 

(Foto di Mario Franzoso)

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Martedi 28 Novembre 2023